Novità
E' uno dei più rari tra tutti i distintivi delle Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana.
Coniato dalla fabbrica milanese "Stefano Johnson" è stato realizzato in metallo dorato con una particolare lavorazione, satinato nella parte frontale e lucidato a pietra pomice sui bordi delle ali, così da creare un effetto cromatico eccezionale.
Rappresenta un gladio della R.S.I. attarversato da un aquila in volo. Sul retro è impressa la parola "BREVETTATO" a sinistra e in basso, il numero di assegnazione "88. Un robusto spillo di sicurezza con chiusura a stantuffo. Misura 80 mm di lunghezza e pesa 20,24 grammi.
Dopo l'8 settembre 1943, con la ricostituzione delle FF.AA. dell'appena nata Repubblica Sociale Italiana l'incarico di riordinare squadriglie e reparti dell'Arma azzurra venne affidato al Colonnello Ernesto Botto, il leggendario "Gamba di Ferro" della Guerra di Spagna. I suoi bandi radiofonici furono di fondamentale importanza per richiamare sotto le bandiere della Repubblica Sociale molti aviatori, disorientati dal caos seguito all'8 settembre 1943.
Il 14 ottobre Botto emise il primo bando di arruolamento rivolto a tutti gli aviatori della Regia Aeronautica che ottenne un notevole successo di adesioni. Botto dedicò particolare cura alla riorganizzazione delle costruzioni aeronautiche, all'addestramento del personale e al riassetto degli aerei ancora efficienti. La sua tenace azione fu importante per convincere i tedeschi a restituire parte degli aeroplani da combattimento catturati all'indomani dell'armistizio, con i quali l'A.N.R. poté effettivamente diventare una forza operativa.
Con l'inizio del 1944 l'Aeronautica Repubblicana potè affaciarsi sulla scena bellica con le azioni del I° Gruppo Caccia Terrestre nel cielo di Torino; gli aviatori della R.S.I. poterono incominciare a contrastare, anche se in un rapporto nettamente inferiore di mezzi, le formazioni nemiche che imperversavano nel cielo italiano.
Questi aviatori utilizzarono in un primo tempo sulle loro uniformi, il distintivo da pilota a spilla della Regia Aeronautica, privato opportunamente della corona reale. Il nuovo brevetto venne infatti commissionato dal Sottosegretariato di Stato per l'Aeronautica alla ditta Stefano Johnson che lo realizzò ( conio n. 7905 ) nell'ottobre del 1944.
I distintivi assegnati portavano inciso sul retro il numero di brevetto e a volte anche il nome del pilota.
La disposizione realtiva al "nuovo distintivo di pilota militare di aeroplano" venne pubblicata , con relativo disegno, nel Giornale Militare Ufficiale del 17 novembre 1944. Per diversi motivi, anche scaramantici poichè i vecchi piloti non amavano disfarsi del loro distintivo personale che li aveva "protetti" fino a quel momento, non furono molti gli esemplari distribuiti ed indossati durante gli ultimi mesi di guerra, così che oggi questi rarissimi esemplari costituiscono un vero "sogno" per i collezionisti del settore.