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L'Ordine Pour le Mérite (Al Merito), conosciuto anche come Blauer Max, istituita nel 1740, fu la più alta onorificenza prussiana attribuibile sino alla fine della prima guerra mondiale, a cui si affiancò, nel 1842, una "classe di pace" (Pour le Mérite für Wissenschaften und Künste).
L'onorificenza venne creata nel 1740 da Federico il Grande, utilizzando il francese, allora la lingua più diffusa nelle corti reali d'Europa. Fino al 1810l'onorificenza venne attribuita sia per meriti civili che militari; nel gennaio dello stesso anno il re di Prussia Federico Guglielmo III stabilì che la decorazione venisse attribuita solamente al personale militare.
Nel 1842, Federico Guglielmo IV creò una "classe di pace" della decorazione, la Pour le Mérite für Wissenschaften und Künste ("Ordine Pour le Mérite per la Scienza e l'Arte"), destinata a tre discipline: scienze umane, scienze naturali e belle arti. Una delle più famose artiste a ricevere la decorazione "di pace" fu Käthe Kollwitz (che ne venne successivamente privata dai nazisti).
Nel 1866 venne creata una classe "con fronde di quercia" dell'ordine militare, che veniva attribuita a chi, per le proprie azioni, fosse riuscito a far fuggire il nemico dal campo di battaglia. Anni dopo, sebbene gran parte degli ambienti militari tedeschi fosse propensa ad assegnare tale ulteriore onorificenza a Manfred von Richthofen, l'attribuzione fu giocoforza impossibile; von Richthofen venne quindi decorato con l'Ordine dell'Aquila Rossa con spade, unico militare nel corso della guerra.
Fu durante la Prima guerra mondiale che l'onorificenza assunse fama internazionale. Sebbene i destinatari fossero tutti gli ufficiali militari, i più famosi furono i piloti della Luftstreitkräfte le cui imprese vennero notevolmente accentuate dalla propaganda di guerra. I piloti potevano fregiarsi della Pour le Mérite dopo l'abbattimento (accertato) di almeno otto aerei nemici. L'asso dell'aviazione Max Immelmann fu il primo pilota a ricevere la decorazione, e da allora, tra i piloti, la decorazione venne soprannominata Blauer Max unendo il nome di Max Immelmann con il colore blu del nastrino della croce vera e propria (in italiano: Blu Max).
Nel corso della guerra il numero di aerei nemici da abbattere per fregiarsi della decorazione continuò ad incrementarsi, fino a raggiungere il numero di sedici abbattimenti accertati.
I destinatari della Blauer Max erano tenuti a portare un distintivo apposito sull'uniforme, costituito da una Croce di Malta blu attorniata da aquile tra i vari bracci della croce, con le parole Pour le Mérite sulla stessa.
Tra i più famosi detentori della Pour le Mérite da ricordare certamente sono il feldmaresciallo Leonhard Graf von Blumenthal, Manfred von Richthofen, (meglio conosciuto come il "Barone Rosso"), Hermann Göring, (uno dei tre uomini più potenti del Terzo Reich), Erwin Rommel (la "Volpe del Deserto"), Kress von Kressenstein, Felix von Luckner, lo scrittore Ernst Jünger e Paul Emil von Lettow-Vorbeck, che guidò le forze coloniali tedesche in una campagna di guerriglia nell'Africa Orientale Tedesca.
Sebbene moltissimi tra i destinatari più famosi fossero sottufficiali, e in particolare piloti, quasi un terzo delle decorazioni venne attribuito ad ufficiali superiori ed ammiragli.
La decorazione venne abolita dopo l'abdicazione del Kaiser Guglielmo II, avvenuta il 9 novembre 1918.
Nel 1952, il Presidente della Germania Ovest, Theodor Heuss, ristabilì l'assegnazione dell'onorificenza "di pace" come organizzazione autonoma sotto il patrocinio del Presidente tedesco (che non rientra comunque nelle onorificenze della Bundesverdienstkreuz). L'attribuzione dell'onorificenza avviene per meriti letterari, artistici e scientifici; il numero dei decorati viventi è limitato a 30, 10 per ogni categoria. Alcuni insigniti del dopoguerra Pour le Mériteattribuite a Otto Hahn, Bernard Andreae, Pina Bausch, Carlos Kleiber, Hans-Georg Gadamer, Albin Lesky, Rudolf Mößbauer, Bruno Snell e Wim Wenders.